Gli stereotipi


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Carmela e Francesca sono compagne di appartamento, entrambe studiano all’università di Bologna. Carmela studia scienze politiche e viene da Napoli, mentre Francesca sta facendo un master in scienze della comunicazione e viene da Milano. Decidono, con gli altri compagni di appartamento di fare una cena a casa loro e di vedere il film Benvenuti al Sud. Dopo il film si mettono a parlare.  Ascoltiamo!

 

Francesca: Mi ha fatto proprio ridere questo film. Se non fosse che ho degli amici del sud forse avrei anch’io delle idee sbagliate . Per esempio penserei che al sud fa sempre caldo e che invece di lavorare le persone vanno sempre al mare.

 

Carmela: Eh no! Questo è il classico stereotipo, non solo del sud, ma anche la visione che hanno molti stranieri  dell’Italia e degli italiani. Per esempio mio cugino Robert che vive Chicago dice sempre che gli italiani in Italia trascorrono  molto tempo al bar, a chiacchierare, facendo la bella vita.

 

Francesca: Questo è proprio assurdo! Ma che cos’e’ la bella vita? Come se noi italiani non dovessimo andare al lavoro o studiare! Gli italiani, come sappiamo bene, hanno altri ritmi . Per esempio, dopo pranzo se possiamo ci riposiamo un po’, ma poi riprendiamo  il lavoro o lo studio fino al tardo pomeriggio.

 

Carmela: Certo! Spesso i turisti hanno una visione piuttosto romanzata  dell’Italia. Pensano anche che gli italiani siano sempre contenti e di buon umore. In realtà, soprattutto i giovani, sono molto stressati per la mancanza  di opportunità lavorative. Se poi si vive in una grande città come Milano o Roma ad esempio, si deve convivere  con il traffico e la confusione. D1

Francesca: Se pensi, anche gli italiani hanno una mancanza di conoscenza delle varie differenze regionali. Se sei del nord ad esempio, spesso non conosci esattamente lo stile di vita del sud. Nel film, per colazione, a Castellabate mangiano salsicce, mozzarella, torta di sanguinaccio  e bevono solo caffè. È veramente così?

 

Carmela: Sì, ma solo nel film. Posso dire che gli italiani del sud preferiscono il caffè al tè, soprattutto la mattina, ma non direi proprio che mangiano così tanto. Certo ci sono dei momenti, per esempio il pranzo della domenica, in cui si preparano più piatti e si passa più tempo insieme. Zia Rosa ogni anno per la festa del santo patrono ,  il 19 settembre, prepara con delle vicine di casa dei piatti tipici e poi vendono i dolci durante la processione .  Di solito io sono già a Bologna per prepararmi all’inizio del nuovo semestre, ma mia madre mi obbliga quasi sempre a andare a casa per festeggiare con la famiglia e gli amici. In realtà è una bella occasione per stare insieme.

 

Francesca: A proposito, è arrivato il pacco di tua nonna questo mese?

 

Carmela: Ancora no, ma dovrebbe essere in arrivo. Mi ha detto che questa volta ha messo dentro le melanzane sott’olio, della   conserva  di pomodoro, l’olio d’oliva della zia Teresa e una caciotta .  Mi sta venendo l’acquolina in bocca  solo a pensarci…

 

Francesca: Questa sì che è una bella tradizione! Noi a Milano non lo facciamo. Anche a me ogni tanto viene voglia di mangiare i piatti tipici della mia citta’, ma aspetto di andarci. Per esempio mia nonna prepara un risotto alla milanese che è una meraviglia. Parlando di  preconcetti ,  lo sai che mia zia Luciana non è mai andata a trovare sua nipote che abita a Napoli perché ha paura della criminalità? D2

Carmela: Che esagerata! In realtà quando visiti qualsiasi grande città, devi fare attenzione alla criminalità, non solo a Napoli. Ti posso assicurare che a Milano o a Roma la situazione è la stessa. Il film mette molta enfasi sull’aspetto  della criminalità al sud, ma là come al nord ci sono tanti piccoli paesi dove la vita è molto tranquilla e le persone si conoscono. Quello che posso dire è che spesso in questi piccoli paesini le persone sono molto  genuine ,  spontanee e  accoglienti .  Mio cugino Robert è convinto che gli italiani gesticolano  tanto, e mi chiede se è proprio così. Gli ho detto che sicuramente è vero, così come è vero che gli italiani parlano sempre a voce alta. Ho notato che gli americani che non capiscono l’italiano, quando vedono degli italiani che parlano tra loro, pensano che stiano litigando ,  ma naturalmente è solo il nostro modo di esprimerci! E` anche vero che gli italiani sono più diretti, non hanno paura di esternare le loro idee anche quando sanno che queste non sono  condivise  dai loro interlocutori. D3

Francesca: Gli stranieri  ci prendono in giro  anche perché dicono che i giovani vivono in famiglia per tanto tempo. Per esempio, nel film Mattia ha una fidanzata ma preferisce continuare a vivere con la madre la quale gli prepara tutte le mattine la colazione e lo tratta  ancora come un bambino.

 

Carmela: Il problema è che per molti questa è una necessità più che una scelta. Come ben sai non è facile trovare un buon lavoro ed essere economicamente indipendenti. Poi certamente ci sono dei ragazzi che potrebbero andare a vivere da soli ma che sono molto legati alla loro famiglia. Mio cugino Salvatore ad esempio, dopo la laurea ha ottenuto un’offerta di lavoro molto interessante a Roma ma ha rifiutato perché non se la sentiva di lasciare la sua famiglia.  È molto legato  a mia zia Rosa e alla sorella. Per lui sarebbe  inconcepibile  lasciare il suo paese e le sue abitudini. Ha avuto per un breve periodo di tempo una fidanzata di Barletta. Anche lei era molto legata alla sua famiglia. Ad un certo punto quando la loro storia è diventata più seria lui le ha chiesto di sposarlo, ma lei ha rifiutato per non doversi trasferire e far soffrire sua madre.

 

Francesca: Forse il loro amore non era abbastanza forte. Fortunatamente non è sempre così! Dipende molto dalla famiglia. Per esempio i miei genitori ci hanno sempre incoraggiati a viaggiare, a essere indipendenti e a trovare la nostra strada anche da soli. Dopo il master non credo che tornerò a vivere con la mia famiglia. Voglio avere la possibilità di trovare un lavoro che  mi appassiona  ed è molto probabile che non sia a Milano. D4

Carmela:  Perfino  Silvia nel film cambia idea alla fine. La cosa importante è mantenere una mentalità aperta, non farsi limitare dai pregiudizi. Alla fine ci sono più  somiglianze che differenze tra gli italiani che provengono da regioni diverse. È proprio per questo motivo che quando gli italiani si incontrano all’estero creano subito  legami  di amicizia molto forti. Comunque si può imparare molto dalle differenze: è divertente conoscere diverse tradizioni e modi di pensare.

 

Francesca: Sono più che d’accordo con te, Carmela! Dopotutto la nostra amicizia ne è la prova concreta. D5

Transcript of audios containing comprehension questions:

  1. Che cos’è la “bella vita”? Spiega facendo degli esempi concreti.
  2. Il cibo è un elemento fondamentale della cultura italiana. Com’è rappresentato nella cultura del sud? E in quella del nord? Parla delle differenze.
  3. Come interagiscono gli italiani? Vedi delle caratteristiche tipiche? Parlane!
  4. Come sono le relazioni familiari rispetto al concetto di autonomia/indipendenza? Vedi delle differenze o similitudini con la tua cultura?
  5. Quale parte della lettura ti ha divertito o incuriosito di più?
    Parlane!

Grammar Recaps:

  1. si mettono: METTERSI – verbo riflessivo
    io mi metto
    tu ti metti
    lui/lei si mette
    noi ci mettiamo
    loro si mettonop.s. i verbi riflessivi al passato prossimo vogliono sempre l’ausiliare essere
  2. Ascoltiamo! Imperativo informale:
    (tu) Ascolta!
    (noi) Ascoltiamo!
    (voi) Ascoltate!
  3. fosse: congiuntivo imperfetto – si usa con le frasi introdotte da “se” [if] con le ipotesi dell’irrealtà.
    che io fossi
    che tu fossi
    che lui/lei fosse
    che noi fossimo
    che voi foste
    che loro fossero
  4. avrei: Condizionale presente – In questa frase il condizionale presente segue la frase con il se+congiuntivo imperfetto. È la conseguenza dell’ipotesi.
  5. dovessimo: congiuntivo imperfetto in una frase ipotetica dell’irrealtà
    che io dovessi
    che tu dovessi
    che lui/lei dovesse
    che noi dovessimo
    che voi doveste
    che loro dovessero
  6. siano: congiuntivo presente del verbo essere – segue una frase introdotta da: penso che, immagino che, credo che etc.
    che io sia
    che tu sia
    che lui/lei sia
    che noi siamo
    che voi siate
    che loro siano
  7. molto:  – è invariato se è un avverbio (se significa “very”)
  8. si vive: si impersonale – il verbo è coniugato alla terza persona singolare
  9. si deve: si impersonale. La coniugazione del verbo dovere:
    io devo
    tu devi
    lui/lei deve
    noi dobbiamo
    voi dovete
    loro devono
  10. se sei: periodo ipotetico della realtà – SE + presente indicativo
  11. posso: presente indicativo del verbo potere.
    io posso
    tu puoi
    lui/lei può
    noi possiamo
    voi potete
    loro possono
  12. prepararmi: infinito+mi [pronome diretto]
  13. mia madre: aggettivo possessivo – di fronte a un nome che indica un membro della famiglia al singolare non si usa l’articolo.
  14. sta venendo: presente progressivo – stare + -endo (seconda e terza coniugazione)
  15. facciamo: presente di fare –
    io faccio
    tu fai
    lui/lei fa
    noi facciamo
    voi fate
    loro fanno
  16. non è mai andata: passato prossimo di andare – Il “MAI” si mette tra l’ausiliare e il participio passato
  17. molta enfasi: qui “molto” concorda con il nome (enfasi) perché è un aggettivo (quando sgnifica “A LOT”)
  18. si conoscono: CONOSCERSI – Verbo reciproco
    noi ci conosciamo
    voi vi conoscete
    loro si conoscono
  19. spesso: – avverbio di tempo
  20. stiano litigando: presente progressivo con l’ausiliare (stiano) al congiuntivo perchè prima c’è “pensano”.
  21. preferisce: PREFERISCE – presente indicativo. Verbo in -ISC come pulire, capire, finire.
    io preferisco
    tu preferisci
    lui/lei preferisce
    noi preferiamo
    voi preferite
    loro preferiscono
  22. la quale: pronome relativo riferito alla madre.
    Il quale / i quali
    la quale / le quali
  23. potrebbero: condizionale presente di potere
    io potrei
    tu potresti
    lui/lei potrebbe
    noi potremmo
    voi potreste
    loro potrebbero
  24. sposarlo: sposare lui – “lo” pronome diretto maschile singolare
  25. tornerò: futuro semplice di tornare
  26. sia: congiuntivo presente di essere, perché prima c’è un’espressione di incertezza (“è probabile”).

Answers to Comprehension Questions:

1. Che cos’è la “bella vita”? Spiega facendo degli esempi concreti.

È un idioma che si riferisce a uno stile di vita senza responsabilità e doveri (per esempio, non lavorare a tempo pieno, andare spesso in vacanza, mangiare spesso al ristorante e passare molto tempo seduti al bar.

2. Il cibo è un elemento fondamentale della cultura italiana. Com’è rappresentato nella cultura del sud? E in quella del nord? Parla delle differenze.

Al Sud le persone passano più tempo cucinando e mangiando. Pensano che i loro piatti siano i migliori e non possono vivere senza certi piatti o certi ingredienti. Le persone del Nord non sentono altrettanto la mancanza della loro cucina regionale quando sono lontane da casa.

3. Come interagiscono gli italiani? Vedi delle caratteristiche tipiche? Parlane!

Gli italiani parlano a voce alta, gesticolano, si avvicinano fisicamente ai loro interlocutori. Non hanno problemi a parlare della loro vita privata o a condividere le loro opinioni, anche con le persone che non conoscono bene.

4. Come sono le relazioni familiari rispetto al concetto di autonomia/indipendenza? Vedi delle differenze o similitudini con la tua cultura?

In Italia i genitori spesso si aspettano che i figli non si allontanino troppo da casa. Per le mamme italiane spesso non è un problema continuare a prendersi cura dei figli adulti. I figli contano molto sull’aiuto dei genitori, non solo economico nel caso non trovino un lavoro, ma anche nella vita di tutti i giorni: si aspettano che la loro mamma cucini, faccia il bucato, ecc.

Negli Stati Uniti ….

5. Quale parte della lettura ti ha divertito o incuriosito di più? Parlane!

Ogni studente risponderà individualmente…